Prestazioni
La visita cardiologica è una visita specialistica finalizzata a produrre una diagnosi relativa a un eventuale problema di natura cardiologica, che riguarda cioè il cuore. è un passaggio fondamentale per escludere, diagnosticare o monitorare un disturbo di carattere cardiologico. Non esistono controindicazioni per la visita al cuore, che resta uno degli esami di riferimento per tutti i pazienti: è infatti consigliabile sottoporvisi sia naturalmente in presenza già accertata di una problematica cardiovascolare, sia per fare prevenzione.
In effetti sono tante le patologie (le seguenti...) che possono indurre alla prenotazione di una visita cardiologica;
Ipertensione arteriosa
Cardiopatia ischemica (infarto miocardico, angina pectoris)
Diagnosi e trattamento del PFO (forellino al cuore)
Patologie Valvolari (stenosi e insufficienza aortica) (stenosi e insufficienza mitralica) ( insufficienza tricuspidalica ed ipertensione polmonare)
Patologia aritmica(fibrillazione atriale) (extrasistolia ventricolare e sopraventricolare)
Ipercolesterolemia e dislipidemie congenite e o acquisite
Scompenso cardiaco.
Di seguito gli approfondimenti:
Ipertensione Arteriosa: la cosiddetta “pressione alta” è una condizione molto diffusa che comporta un elevato livello di pressione sanguigna nelle arterie. Si tratta di un elemento da considerare con attenzione, in quanto rappresenta un fattore di rischio cardiovascolare estremamente importante e allo stesso tempo modificabile attraverso un corretto stile di vita. La prevenzione è particolarmente rilevante nel caso dell’ipertensione, poiché spesso non si manifesta con sintomi veri e propri. Fra questi, è possibile sperimentare cefalea mattutina, vertigini, acufene, alterazione della vista e sangue dal naso.
Cardiopatia Ischemica, o Ischemia: che interessa le coronarie. Queste, a seguito dei un restringimento spesso dovuto alla formazione di placche interne, non riescono più a garantire il passaggio ottimale per il flusso sanguigno. Si presenta con mancanza di fiato e angina pectoris nei casi più frequenti.
Diagnosi e trattamento del PFO (forellino al cuore): è una anomalia cardiaca in cui l’atrio destro comunica con il sinistro a livello del setto interatriale banderella fibrosa che li separa. Durante la vita fetale, prima della nascita, è assolutamente normale ed essenziale in quanto i polmoni sono inattivi e l’ossigeno che va ai tessuti proviene dalla madre tramite la placenta e i vasi del cordone ombelicale. Ma alla nascita, la circolazione placentare viene interrotta, i polmoni iniziano la loro attività respiratoria ,il piccolo circolo (cioè quello polmonare) diventa pienamente funzionante ed il forame ovale si chiude o si dovrebbe chiudere .
Patologie Valvolari (stenosi e insufficienza aortica) (stenosi e insufficienza mitralica) ( insufficienza tricuspidalica ed ipertensione polmonare): è una patologia che interessa la valvola aortica del cuore incapace di aprirsi e chiudersi correttamente e di impedire al sangue, durante la fase diastolica, di refluire dalla aorta al ventricolo sinistro. Per effetto di questo disturbo, nel momento di rilassamento, successivo alla contrazione del muscolo cardiaco (diastole), il sangue non procede verso l’aorta ma torna indietro nel ventricolo sinistro, e questo non consente al cuore di alimentare i vari organi principali del corpo.
Patologia aritmica(fibrillazione atriale) (extrasistolia ventricolare e sopraventricolare): L’extrasistole è un disturbo caratterizzato da una contrazione anomala del cuore, che si verifica in anticipo, alterando così la normale successione del battito cardiaco. Si tratta della forma più semplice, e in genere innocua, di aritmia, termine che si usa per indicare qualsiasi alterazione del ritmo cardiaco.
A seconda della loro origine possono essere classificate in:
- atriali (quando originano dagli atri, le camere superiori del cuore), in genere del tutto innocue,
- ventricolari (quando originano dai ventricoli, le camere inferiori del cuore), potenzialmente più gravi nel caso di contemporanea presenza di malattie cardiache, in caso contrario tendenzialmente benigne.
Non c’è tuttavia modo di distinguerle per il paziente.
Questi battiti sono talvolta avvertiti dal paziente a livello toracico, che può descriverli come “sensazione di aver perso un battito” o come forte colpo nel petto. Le extrasistoli possono essere isolate, cioè comparire occasionalmente e apparentemente senza ragione, o manifestarsi in forma di una qualche cadenza regolare; possono essere singole o presentarsi in successione.
L’extrasistole è un fenomeno molto frequente e quasi tutti, prima o poi, ne soffriamo.
Se di tanto in tanto avvertite un’extrasistole, ma nel complesso siete sani, probabilmente non c’è motivo di preoccuparsi e non è necessaria alcuna terapia.
Se invece gli episodi di extrasistole sono frequenti, o se soffrite di una patologia cardiaca a monte, probabilmente dovrete ricorrere a una terapia che vi aiuterà a sentirvi meglio e a curare i problemi cardiaci presenti.
Ipercolesterolemia e dislipidemie congenite e/o acquisite: le dislipidemie consistono nell'aumento del colesterolo plasmatico, dei trigliceridi, o di entrambi, o in un basso livello di colesterolo HDL (HDL-C) che contribuisce allo sviluppo di aterosclerosi. Le cause possono essere primitive (genetiche) o secondarie. La diagnosi si pone misurando i livelli plasmatici del colesterolo totale, dei trigliceridi e delle singole lipoproteine. Il trattamento comporta modificazioni dietetiche, esercizio fisico e farmaci ipolipemizzanti.
Le dislipidemie venivano tradizionalmente classificate in base al tipo di incremento dei lipidi e delle lipoproteine (fenotipo di Fredrickson, vedi tabella Pattern delle lipoproteine). Un sistema più pratico classifica le dislipidemie come primarie o secondarie e le caratterizza per
- Incrementi solo del colesterolo: ipercolesterolemia pura o isolata
- Incrementi solo dei trigliceridi: ipertrigliceridemia pura o isolata
- Incrementi sia del colesterolo che dei trigliceridi: iperlipidemie miste o combinate
Questo sistema non prende in considerazione alterazioni specifiche delle lipoproteine (p. es., bassi livelli di colesterolo HDL (HDL-C) o alti valori di colesterolo [LDL-C]) che possono contribuire alla malattia nonostante valori normali di colesterolo e trigliceridi.
Le dislipidemie possono essere
- Primarie: genetiche
- Secondarie: causate dallo stile di vita e da altri fattori
Sia le cause primarie che secondarie contribuiscono alle dislipidemie in vari gradi. Per esempio, l'iperlipidemia familiare combinata può verificarsi solo in presenza di significative cause secondarie.
Cause primarie
Le cause primarie sono rappresentate da mutazioni genetiche singole o multiple che determinano un'eccessiva produzione o una difettosa eliminazione di trigliceridi e di colesterolo LDL, oppure una ridotta produzione o un'eccessiva eliminazione di HDL.
Cause secondarie
Le cause secondarie sono responsabili di molti casi di dislipidemia degli adulti.
La più importante causa secondaria della dislipidemia nei Paesi ad alto reddito è
- Uno stile di vita sedentario associato a un eccessivo apporto dietetico di calorie totali, grassi saturi, colesterolo e grassi trans
I grassi trans sono acidi grassi polinsaturi o monoinsaturi cui sono stati aggiunti atomi d'idrogeno; sono utilizzati in alcuni cibi processati e sono aterogeni come i grassi saturi.
Scompenso cardiaco: questa condizione provoca una sintomatologia connessa all’incapacità del cuore di pompare tutto il sangue che serve all’organismo. Ciò è dovuto all’irrigidirsi dei ventricoli cardiaci e all’inabilità del cuore di rilassarsi e contrarsi nei momenti opportuni. In generale, fra i sintomi sono da considerare dispnea, astenia, tosse, gonfiore degli arti e dell’addome, mancanza di appetito e confusione mentale
L’ecocardiogramma è un tipo di ecografia che attraverso gli ultrasuoni permette di visualizzare la struttura del cuore e i flussi di sangue che lo attraversano.
In effetti il cardiologo, può ottenere oppurtuno farlo per identificare eventuali problemi cardiocircolari quali:
Insufficienza valvolare (mitralica, aortica, tricuspidalica o polmonare), causata dal malfunzionamento della valvola: questa non si chiude e una parte del sangue refluisce all’indietro.
Stenosi valvolare (mitralica, aortica, tricuspidalica o polmonare) che comporta il restringimento dell’apertura determinando uno sforzo eccessivo per il cuore o l’impossibilità di mantenere un flusso di sangue sufficiente per i fabbisogni dell’organismo.
Gli eventuali danni di un infarto miocardico.
Patologie legate all’aorta: dilatazione (aneurisma) o rotture (dissezione, ulcera ecc) dell’aorta toracica ascendente o discendente.
Disfunzioni della capacità di contrazione del cuore, sia nel ventricolo sinistro, sia in quello destro. Tali problematiche possono essere all’origine di uno scompenso cardiaco.
Patologie cardiache congenite, causate da un’anomalia nello sviluppo del feto durante la gravidanza.
Malattie proprie del muscolo cardiaco (cardiomiopatie) come ad esempio la cardiomiopatia ipertrofica (ispessimento eccessivo delle pareti), dilatativa, restrittiva o infiltrativa.
Patologie infiammatorie, come la pericardite o infettive, in particolare l’endocardite batterica o la miocardite.
Ecodoppler e Ecocolordoppler :
L’ecocolordoppler cardiaco e dei TSA è un esame diagnostico che utilizza ultrasuoni percontrollare lo stato di salute di vene e arterie e identificare alcune patologie vascolari, come aneurismi e trombosi. L'indagine è consigliata alle persone particolarmente predisposte e/o che presentano determinati fattori di rischio.
Che cos'è l'ecocolordoppler
L’ecografia Doppler, chiamata semplicemente ecodoppler, è un esame non invasivo, indolore, esente da rischi e ripetibile, attraverso il quale è possibile visualizzare i principali vasi sanguigni e studiare il flusso ematico al loro interno.
Attraverso una sonda applicata esternamente sulla cute, al pari di una ecografia, si ottengono informazioni morfologiche (struttura, parete, decorso) e funzionali (flusso, velocità, direzione) sui vasi esaminabili, consentendo in questo modo di evidenziare eventuali patologie vascolari e cardiache.
Gli ultrasuoni emessi dalla sonda riflettono su di un monitor il sangue in movimento che attraversa in tempo reale le varie strutture anatomiche. Con questo esame è possibile studiare tutti i vasi del collo, dell’addome, degli arti inferiori e superiori. Per i vasi intracranici e quelli toracici l'esame è invece tecnicamente più limitato.
L’ecodoppler viene normalmente effettuato in ambulatorio da un ecografo, dove la parte del corpo da esaminare viene cosparsa di un gel specifico su cui poi appoggiare la sonda, ed ha una durata variabile dai 15 ai 30 minuti.
Con l’ecocolordoppler cardiaco è possibile studiare:
- struttura e contrattilità del muscolo cardiaco;
- dimensioni delle camere cardiache;
- come funzionano le valvole;
- eventuali segni di cardiopatie o danni da pressione alta (ipertrofia del ventricolo, rigidità e disfunzione diastolica).
In una fase di screening o di check-up è fondamentale estendere il controllo ai tronchi sovraortici (TSA), cioè ai vasi del distretto arterioso, che è quello che porta il sangue al cervello.Con l’ecocolordoppler dei TSA è possibile studiare:
- se le pareti dei vasi sono ispessite;
- se sono presenti segni o conseguenze della pressione alta;
- una eventuale malattia aterosclerotica, con placche, calcifiche o “soft”, ricche di colesterolo, instabili e pericolose perché possono rompersi e generare frequentemente eventi ischemici, anche nel giovane.
L’ecocolordoppler cardiaco e dei TSA non richiede preparazione, e si effettua passando con l’aiuto di un gel la sonda a ultrasuoni su torace e collo del paziente sdraiato sul lettino.
Differenza tra ecodoppler e ecocolordoppler
L'effetto doppler è il principio su cui si basano molte tecniche ecografiche dove si esplorano tessuti biologici in movimento.
In particolare, l’ecodoppler utilizza due modi differenti di acquisizione immagini:
- a onda continua, in cui l'emissione e la ricezione degli ultrasuoni sono continuate e consentono di misurare con precisione la flussimetria anche ad alta velocità;
- pulsato, dove gli ultrasuoni vengono ricevuti ed emessi in momenti alternati. Tale tecnica consente di misurare la velocità dei flussi a una profondità stabilita e anche di localizzare la struttura anatomica che li genera.
L’ecocolordoppler, invece, è una evoluzione del doppler pulsato in quanto integra l'informazione sul flusso sanguigno, grazie alla produzione di immagini a colori. Infatti, oltre all’immagine classica in bianco e nero vengono riprodotti con il colore rosso i flussi in avvicinamento alla sonda e in blu quelli in allontanamento, aggiungendo affidabilità e valore diagnostico ad una tecnica ormai già di comune uso clinico.
L’Eco-Color-Doppler arterioso degli arti inferiori è un esame non invasivo che permette di studiare l’anatomia dei vasi sanguigni arteriosi. Possono essere studiate anche le arterie degli arti superiori.
Con questo esame, si può studiare la morfologia delle arterie, riconoscere le lesioni aterosclerotiche (placche) e il conseguente grado di stenosi indispensabile per un corretto approccio terapeutico. Lo scopo è quello di prevenire l’ostruzione delle arterie degli arti inferiori. Può essere utilizzato anche per lo screening di pazienti con fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione arteriosa, diabete, ipercolesterolemia, fumo, ecc.).
L’EcocolorDoppler dei tronchi sovraortici (TSA) è una metodica diagnostica non invasiva e indolore che permette lo studio morfologico e funzionale del flusso di sangue all’interno dei vasi - arterie e vene - del collo e della testa.
Questo esame utilizza la tecnologia dell’ecografia, ma viene eseguito con mezzo di contrasto: si tratta di una sostanza, iniettata per via endovenosa, che interagisce con le onde prodotte dalla sonda ecografica e altera il modo in cui un organo viene mostrato nell’immagine radiografica. In questo caso, il flusso all’interno di vene e arterie viene mostrato con colori diversi, in rosso il flusso venoso e in blu quello arterioso.
L’ecocolorDoppler sfrutta anche il suono per fornire una panoramica esaustiva dello stato dei vasi analizzati.
Questo permette di avere informazioni per quanto riguarda:
- Morfologia dei vasi, mostrando, per esempio lo spessore di parete di un determinato vaso, se vi sono stenosi, aneurismi o altre anomalie nel lume di arterie e vene.
- Presenza di eventuali placche aterosclerotiche, generalmente accumuli di grasso, che rappresentano un rischio elevato per le patologie ischemiche e ictus, e il loro evolversi
- Flusso del sangue all’interno di vene e arterie, evidenziato in due colori diversi (rispettivamente il rosso e il blu)
- Velocità e direzione del flusso ematico.
Quando è indicato
L’ecocolorDoppler dei Tronchi Sovraortici trova principalmente due applicazioni:
- Nella prevenzione di aneurismi, ictus, ischemie e infarti
- Per diagnosi e il controllo di eventi legati a patologie coronariche che si sono già manifestate e che si trovano in fase acuta, oppure che sono già state trattate e sono in fase di follow-up.
Nel primo caso, dovrebbero sottoporsi periodicamente a questo esame, dai 50 anni di età in poi:
- coloro che presentano familiarità con patologie ischemiche o coronariche
- fumatori
- ipertesi
- persone con ipercolesterolemia
- diabetici
Nel secondo caso invece, è utilizzato per la diagnosi e il follow-up su pazienti che hanno già manifestato patologie cerebrovascolari come ischemie transitorie, ictus o anomalie morfologiche dei vasi del distretto testa-collo.
L’Ecocolordoppler Transcranico è una indagine diagnostica di primo livello, che sfrutta i benefici di due diversi esami: l’ecografia e il doppler. In questo modo è possibile studiare le anomalie interne attraverso la rilevazione di immagini colorate e di input acustici, grazie alla tecnica del doppler.
Per convenzione si usano i colori blu e rosso per indicare le parti che mantengono la propria funzionalità da quelle che hanno subito alterazioni.
Questo esame diagnostico di primo livello permette infatti di studiare approfonditamente i tessuti dei vasi sanguigni, sia vene che arterie, che scorrono nel cranio e il loro rapporto con i vasi nei distretti vicini.
L’Ecocolordoppler Transcranico viene eseguito per indagare lo stato delle pareti arteriose, mettendo in evidenza la presenza di:
- Embolie all’interno dei vasi cerebrali,
- Stenosi, cioè restringimenti delle pareti venose,
- Aneurismi, cioè dilatazioni delle pareti venose.
L’Ecocolordoppler Transcranico con Bubble test è ritenuto l’esame principale per diagnosticare la presenza di forame ovale pervio, un difetto congenito che si presenta con l’apertura nel setto, la parete che separa l’atrio destro da quello sinistro del cuore.
Durante l’ecografia viene infatti iniettata nella vena di un braccio una soluzione di fisiologica e di aria, che mescolate fra di loro creano piccolissime bolle che non sono pericolose. Se è presente il forame ovale pervio, le bolle verranno evidenziate nelle arterie intracraniche.
Il test cardiovascolare da sforzo, anche chiamato test ergometrico, è un esame che permette di valutare alcuni aspetti del funzionamento del cuore sotto sforzo.
Durante l’esecuzione di uno sforzo controllato di intensità graduale crescente, infatti, vengono monitorate le modificazioni dell’elettrocardiogramma, della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, mentre il cuore è sottoposto a un lavoro più intenso rispetto a quando è in condizione di riposo.
è indicata per individuare eventuali disturbi della funzionalità del cuore, in particolare in caso di sospetta coronaropatia o di cardiopatia ischemica nota, perché permette di evidenziare anomalie del tracciato elettrocardiografico dovute a un flusso alterato del sangue attraverso le coronarie.
Inoltre, il continuo monitoraggio dell’elettrocardiogramma può evidenziare l’eventuale insorgenza di aritmie (ventricolari o sopraventricolari) o di anomalie della conduzione atrioventricolare sempre sotto sforzo.